E’ un esame del sangue che serve a valutare la funzionalità della tiroide.
Il TSH insieme ad un altro ormone regolatorio il fattore di rilascio della tireotropina TRH prodotto dall’ipotalamo fa parte di un sistema a feedback che l’organismo utilizza per mantenere stabile la concentrazione di ormoni tiroidei nel sangue
Che cos’è la tiroide?
La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo, davanti alla trachea, che produce e immette nel circolo sanguigno sostanze biologicamente attive detti “ormoni”, in grado di stimolare le funzioni di altri organi attraverso il legame con recettori specifici nelle cellule bersaglio.
Gli ormoni prodotti dalla tiroide sono la tetraiodotironina o tiroxina (T4) e la tri-iodotironina (T3), che contengono rispettivamente 4 e 3 atomi di iodio per molecola.
Una parte della Ti-tre prodotta giornalmente nell’organismo deriva dalla trasformazione della T4 negli organi periferici.
La funzionalità della tiroide è stimolata da un ormone prodotto dall’ipofisi, il TSH (ormone tireostimolante).

L’ipofisi è una ghiandola endocrina situata alla base del cervello, dietro il naso, che produce gli ormoni che controllano la maggior parte delle ghiandole endocrine presenti nell’organismo.
La tireotropina od ormone tireostimolante (TSH) è prodotto dall’ipofisi; il suo rilascio è in genere minimo al mattino e più alto in tarda serata. Il TSH stimola la produzione di tiroxina (FT4) e di triiodotironina libera (FT3) da parte della tiroide, piccola ghiandola endocrina posta nella zona del collo deputata a regolare i processi metabolici del nostro organismo.
Questo esame consente di valutare i livelli del TSH e di conseguenza la corretta funzionalità tiroidea. Spesso si prescrive in associazione all’FT4 e all’FT3.
A che cosa servono gli ormoni tiroidei
Gli ormoni tiroidei:
- aumentano il consumo di ossigeno e la produzione di calore,
- stimolano la frequenza e la forza di contrazione cardiaca,
- stimolano i muscoli,
- stimolano il respiro,
- aumentano la motilità intestinale,
- aumentano la produzione di globuli rossi,
- stimolano il tessuto osseo,
- stimolano la produzione di zucchero da parte del fegato,
- stimolano la sintesi di proteine strutturali del sistema nervoso,
- riducono il colesterolo e promuovono l’utilizzazione dei grassi del tessuto adiposo.
Tsh alto
quando la concentrazione aumenta la tiroide inizia a funzionare più del normale, producendo una quantità eccessiva di ormoni T3 e T4. Il paziente quindi può manifestare i sintomi tipici dell’ipertiroidismo:
- tachicardia,
- perdita di peso,
- nervosismo,
- tremore alle mani,
- irritazione agli occhi,
- difficoltà a dormire.
Tsh basso
In caso di ipotiroidismo, invece, la quantità di ormoni prodotti dalla tiroide è insufficiente e quindi il paziente può manifestare sintomi come:
- aumento di peso,
- secchezza della pelle,
- costipazione
- intolleranza al freddo,
- affaticamento.
Oltre che nel caso di disfunzione dell’ipofisi, l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo possono verificarsi in presenza di disturbi all’ipotalamo (produzione di TRH insufficiente o eccessiva).
I livelli di ormoni tiroidei possono infine essere alterati anche da patologie della tiroide indipendenti dalla quantità di TSH presente nel sangue.
Ipotiroidismo in gravidanza
Durante la gravidanza, soprattutto nelle prime settimane di gestazione, è importante avere adeguati livelli ematici di ormoni tiroidei (eutiroidismo) al fine di garantire un adeguato sviluppo somatico e cerebrale del feto.
Una ipofunzione tiroidea (ipotiroidismo), infatti, può associarsi ad eventi avversi ostetrico-neonatali.
In gravidanza si verificano delle fisiologiche alterazioni della funzionalità tiroidea (prenota una visita endocrinologica). L’aumento della TBG indotto dagli estrogeni, ad esempio comporta un aumento della concentrazione della T3 e della T4 totali, mentre l’azione della gonadotropina corionica (beta hCG), nelle prime 10-12 settimane, comporta una riduzione dei valori di TSH ed un aumento dell’FT3 e dell’FT4.
Nel complesso l’azione tireo-stimolante della beta hCG, l’azione desiodasica esercitata dalla placenta, l’aumento dell’escrezione urinaria dello iodio, l’aumento della TBG e il passaggio trans-placentare della T4, inducono variazioni che sono perfettamente compensate in una tiroide ben funzionante e in condizioni di adeguato apporto iodico.
Se però la ghiandola tiroidea non è in grado di adattarsi allo stato di gravidanza aumentando la produzione di T4, è necessario un intervento terapeutico farmacologico.
Se la gravida è una paziente ipotiroidea già in terapia sostitutiva è necessario un aumento del dosaggio di levotiroxina, da effettuare il prima possibile per evitare che possa andare incontro a uno stato di ipotiroidismo, in particolar modo nel I trimestre, con relativo aumentato rischio di aborto.
L’aumento posologico della levotiroxina in gravidanza è necessario in conseguenza dell’aumento di peso della gestante, dell’aumentato volume di distribuzione, degli alti livelli di TBG, dell’aumentata attività desiodasica della placenta e del possibile ridotto assorbimento della tiroxina in caso di supplementazione di ferro per via orale.
Nelle gestanti già in trattamento, pertanto, per evitare l’ipotiroidismo nel I trimestre di gravidanza, è consigliabile: a) mantenere preventivamente il TSH pre-gravidico attorno a un valore normal-basso (compreso fra 0.5-1.5 mIU/L), che consente di tenere sotto controllo il TSH al momento del concepimento; b) educare la paziente in età fertile, avvertendola di aumentare del 30% il dosaggio di L-T4 (anche prima di consultare l’endocrinologo) in caso di positività del test di gravidanza.
Ipertiroidismo in allattamento
Dopo il parto ci può essere un peggioramento della autoimmunità tiroidea con alterata funzione tiroidea.
In questo caso i medici prevedono di integrare le analisi con la valutazione di FT3, anticorpi anti TPO, anticorpi antiTireoglobulina e antirecettore del TSH, vitamina D totale, oltre che la ripetizione di TSH e FT4.
Altri esami utili per la tiroide
Se il medico sospetta una malattia autoimmune, viene eseguito un esame del sangue per cercare gli anticorpi che stanno attaccando la tiroide. Common.Vasont.LabTest Thyroid Antibodies
Se si sospetta un tumore della tiroide, di solito si utilizza un piccolo ago per ottenere un campione di tessuto tiroideo per lo studio (una biopsia). Il medico in genere individua il sito della biopsia con l’ecografia.
Se si sospetta un tumore midollare della tiroide, viene misurato il livello ematico di calcitonina, dal momento che questi tumori secernono sempre calcitonina.
L’esame del tsh è eseguibile il sabato?
Questa è una domanda che i pazienti si fanno spesso quando desiderano recarsi in un laboratorio di analisi, dato che il sabato è un giorno solitamente più comodo per fare le analisi di laboratorio.
Per informare i pazienti del calendario e degli orari degli esami, i laboratori predispongono un vademecum in pdf da inserire sul sito, che va aggiornato periodicamente.
Infatti può capitare che per un periodo il sabato ad esempio l’esame non si possa fare perchè l’analista non è disponibile.
Dal momento che è scomodo aggiornare in continuazione il file pdf molti laboratori lo lasciano così e si ritrovano poi delle persone di sabato che vogliono fare l’esame con spiacevoli equivoci.
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