La concentrazione di enzima isoamilasi nel sangue e le possibili conseguenze per il pancreas e non solo

L’enzima amilasi, prodotto in diversi distretti corporei, svolge un’importante funzione nel metabolismo dei carboidrati complessi perché ne favorisce la scissione in zuccheri più semplici e facilmente digeribili.
La sua concentrazione nel sangue e nelle urine è generalmente modesta, ma l’individuo può manifestare talvolta sintomi degni di nota e meritevoli di indagini più approfondite. In questi casi si procede, quindi, a un semplice prelievo di sangue venoso volto alla stima della concentrazione di amilasi nel sangue (amilasemia).
La presente guida vuole indagare più a fondo la natura dell’enzima amilasi per soffermarsi poi, in modo più approfondito, su esami di laboratorio dedicati e analisi dei risultati.
Che cos’è l’enzima amilasi?
Le amilasi sono enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati assunti con la dieta e viene prodotto in percentuali variabili da pancreas (amilasi pancreatica), ghiandole salivari, intestino tenue, fegato, polmoni, placenta e tube di Falloppio (soggetti di sesso femminile).
Il pancreas e le ghiandole salivari sono, però, i principali produttori di quest’importante enzima.
L’amilasi pancreatica viene riversata, attraverso il dotto pancreatico, nell’intestino tenue dove i carboidrati complessi (amido, glicogeno e polissacaridi) vengono trasformati in zuccheri semplici e facilmente digeribili (maltosio, destrine e glucosio). La misurazione dei livelli di amilasi pancreatica è fondamentale per monitorare la funzionalità del pancreas.
L’amilasi salivare, meglio nota come ptialina o s-amilasi, viene coinvolta nell’iniziale processo digestivo che si tiene all’interno della bocca; scinde l’amido, presente nei cibi cotti, in maltosio e destrine per essere poi inattivata nello stomaco dove si registra una brusca diminuzione dei valori del pH.
L’enzima amilasi nel sangue
Amilasemia valori normali
L’amilasemia è la misura della concentrazione dell’enzima amilasi nel sangue e i suoi valori normali, in un soggetto che gode di buone condizioni di salute, sono generalmente compresi tra 1 e 225 U.I./l.
Sono, invece, meritevoli d’attenzione le seguenti condizioni in cui l’amilasi è alterata:
• Iperamilasemia: aumento dei valori oltre la soglia.
• Ipoamilasemia: valori al di sotto della soglia.
Gli esami di laboratorio per la stima della concentrazione sierica dell’enzima amilasi nel sangue vengono, generalmente, prescritti dal medico di base quando il paziente accusa sintomi riconducibili a un’alterata funzionalità pancreatica quali:
• dolore addominale acuto;
• alterazione della temperatura corporea;
• inappetenza;
• perdita di peso non riconducibile ad alcuna causa;
• difficoltà digestive;
• nausea;
• meteorismo;
• gonfiore addominale.
Come si misura la concentrazione di amilasi nel sangue?
La concentrazione di amilasi nel sangue si misura con un semplice prelievo ematico venoso; il paziente è tenuto a osservare un digiuno di almeno 8 ore prima di presentarsi presso il laboratorio analisi (è consentita l’ingestione di una modica quantità d’acqua). Il soggetto deve, inoltre, sospendere il consumo di bevande alcoliche e l’assunzione di farmaci a base di morfina, codeina, corticosteroidi e clorotiazina. Le donne devono, inoltre, interrompere le terapie a base di contraccettivi orali.
Amilasemia valori e significato dei risultati
Gli esami del sangue per la stima della concentrazione di amilasi nel sangue possono evidenziare due diverse condizioni anomale.
Alte concentrazioni dell’enzima amilasi (iperamilasemia) sono sintomo di una possibile patologia a carico del pancreas.
La pancreatite acuta si contraddistingue per un aumento dei valori fino a 6 volte sopra il limite massimo di riferimento e tale incremento si registra, solitamente, nelle ore immediatamente successive al danno.
Lo specialista, dopo aver individuato la causa di tale affezione, sottopone il paziente a corretto trattamento al fine di favorirne la guarigione con conseguente rientro dei valori (solitamente sono sufficienti pochi giorni).
La pancreatite cronica è, invece, caratterizzata da un moderato aumento iniziale dei valori, ma gli stessi sono destinati a diminuire leggermente con il progressivo danneggiamento del pancreas.
Amilasi alta cause
Una amilasi pancreatica alta o elevata, con valori alti della concentrazione di enzima amilasi nel sangue si può verificare ad esempio in caso di ostruzione del dotto pancreatico, di neoplasia maligna a carico del pancreas,appendicite acuta.
Amilasi valori alti sono stati riscontrati anche in presenza di cancro del polmone, insufficienza renale, calcoli biliari, rottura dell’esofago, ulcera peptica e colecistite.
Amilasi bassa cause
Una bassa concentrazione ematica di enzima amilasi (ipoamilasemia o amilasi pancreatica bassa) è, invece, riconducibile a insufficienza pancreatica, alterazione del parenchima epatico (cirrosi epatica), epatite acuta virale, intossicazione e necrosi del pancreas.
Valori bassi di amilasi possono essere anche la conseguenza di una ustione oppure di tireotossicosi.
Conclusioni
L’enzima amilasi, principalmente prodotto da pancreas e ghiandole salivari, per cui si chiama anche alfa amilasi pancreatica, è coinvolto come precedentamente accennato nel metabolismo dei carboidrati assunti durante i pasti.
La sua concentrazione in sangue e urine è generalmente bassa, ma gli stessi valori nel siero possono aumentare e/o diminuire in presenza di condizioni patologiche meritevoli di approfondite indagini.
Il medico di base può quindi prescrivere, se necessario, specifici esami di laboratorio volti alla stima precisa della concentrazione dell’enzima nel sangue (amilasemia).
L’esame, che consta di un semplice prelievo di sangue venoso, viene eseguito a digiuno in un laboratorio di analisi e non richiede alcuna particolare preparazione.
L’interpretazione dei risultati viene affidata a uno specialista e lo stesso può richiedere ulteriori accertamenti al fine di emettere una diagnosi più precisa (misura del valore della concentrazione di enzima lipasi nel sangue).
I laboratori analisi che erogano tali prestazioni possono, inoltre, dotarsi di un innovativo e pratico strumento che consente loro di scaricare e aggiornare, in tempo reale e gratuitamente, un vademecum in formato pdf dei servizi offerti. Per maggiori informazioni, vai sulla home page.